Dico la mia dopo averci passato una giornata (anche se non completa: dalle 9.30 alle 20.30 circa… eravamo troppo morti per proseguire oltre).
Premetto qui gli aspetti personali che dipendono dalla situazione e quindi non possono essere presi come metro di giudizio:
PRO:
– ho passato una giornata particolare e diversa dalla solita routine
– ho passato una bella giornata con i miei amici
CONTRO:
– il tempo ha fatto schifo facendoci prendere mezza giornata di diluvio bagnandoci tutti
– tanta tanta, troppa gente (non solo per i miei parametri dove 10 persone sono già troppe :P)
Ora la parte più diretta quindi vado subitissimo al sodo con il mio giudizio globale: BOCCIATO! Questo non mi stupisce e non mi “fa arrabbiare”: era la mia idea prima di andarci quindi me lo aspettavo 😀
Parto subito dal motivo primario del perchè non mi è piaciuto: l’aspetto primario dell’Expo dovrebbero essere i padiglioni, non 4 padiglioni su 100 ma tutti i padiglioni dovrebbero mostrare ed insegnare qualcosa… ecco sono rimasto deluso da quello. Ho trovato davvero poca sostanza (vero che ho visto “pochi” padiglioni: Giappone, Israele, Spagna, Francia, Olanda, Marocco, Messico, Cina, poi altri che non ricordo…).
Siamo entrati alle 9.30 e ci siamo fiondati subito al padiglione del Giappone (tutti lo descrivevano come imperdibile) e già c’erano 5h30′ di coda 😀 😀 :D! Siamo passati all’Italia (già sapendo che…) e infatti dicevano tra le 4h e le 5h di coda! Non abbiamo nemmeno guardati gli altri padiglioni famosi (EAU, Brasile…) quindi abbiamo deciso di vedere i padiglioni meno famosi (cmq con 30′ di coda ognuno…).
ISRAELE e MAROCCO mi sono piaciuti. Israele perchè il percordo era ben fatto, hanno spiegato in maniera guidata alcune cose su come sono passati dal deserto a coltivare ed alcune invenzioni “alimentari”. Il Marocco per la presentazione dei luogi, la ricostruzione dell’ambiente desertico e l’esterno con un gran bel giardino con l’acqua che creava piccoli canali.
Spagna, Francia, Olanda: assolutamente inutili IMHO. Un percorso fatto di video e cartelloni ma che, senza guida, si sono rivelati vuoti (magari per qualche addetto ai lavori no ma per me che sono COMPLETAMENTE al di fuori dall’ambiente…).
Gli altri direi senza lode nè infamia anche se, ripeto, mi aspettavo qualcosa da ognuno (almeno di scoprire qcosa sull’alimentazione di ogni stato).
E qui direte: “eh, ma si sapeva che i padiglioni belli sono 4-5 e gli altri erano da saltare”. Ok ma è un’esposizione universale o un’esposizione di 5 stati? E già qui il giudizio è, ovviamente, negativo! Se, e non è stato così, avessi visto 4 padiglioni bellissimi e basta già l’EXPO avrebbe “fallito” su ciò che mi aspettavo.
Parliamo però al fiore all’occhiello dell’EXPO: tra i padiglioni “belli e famosi” sono andato a vedere quello del Giappone (la mattina alle 9.45 aveva 5h30′ di coda mentre dopo pranzo 2h40′ scese a 1h50′ reale): bello ci mancherebbe ma… bah, per vedere una cosa del genere non merita più di 30′ di coda… senza dubbio è di GRAN lunga il padiglione più scenografico (ma non quello che mi è piaciuto di più come dicevo sopra) ma non l’ho trovato niente che passerà alla storia tra le cose che ho visto in vita mia.
Ora mi chiedo: chi è andato e ha detto che alcune cose sono state belle… cosa intende per belle? Per me in un EXPO su “Nutrire il pianeta, energia per la vita” dovrebbe colpirmi per quello e non per altro.
Veniamo ora a quello che mi è davvero piaciuto (sìsì non è stato solo “il nulla”, le code e la pioggia).
Gli esterni. I padiglioni sono molto più meritevoli fuori che dentro! Architettonicamente sono (molti) molto belli con scelte molto interessanti, la passeggiata nel decumano coperto che porta a vedere quasi tutti i padiglioni è piacevole per quello.
L’albero della vita. Non è nulla che possa competere con la Torre Eiffell (fatta per l’EXPO di Parigi del 1889 e che doveva essere abbattuta dopo 10 anni) ma è comunque bello. Lo spettacolo musicale con le luci ad inseguimento e le fontane d’acqua sono molto piacevoli e non si vedono tutti i giorni (a meno che non siate di Dubai :P).
Organizzazione. Beh, direi alti e bassi. Certo gestire una tale mole di persone è difficile quindi devo dire che mi è parsa non male. L’unica cosa che mi è parsa deficitaria sono i servizi igienici: tralascio lo sporco ma quando c’è tanta gente… in alcune zone ne trovavi 2 vicini in altre dovevi cercare davvero troppo. Ah, una seconda cosa sono le mancate pensiline nei padiglioni: se fa bello ok ma fare 2h di cosa sotto al diluvio…
Cibo. Ecco parliamo del cibo dato che le possibilità sono quasi infinite! Ci sono moltissimi posti dove mangiare (tralascio il fatto che, essendoci migliaia e migliaia di persone non si può scegliere troppo liberamente dove andare…) un po’ per tutti i gusti. Secondo me meriterebbe molto andare 7-8 volte la sera e provare un po’ di cibi particolari: noi siamo finiti (un po’ forzati dalla stanchezza, dalla fame e dalla coda) all’Uruguayano: taglio del loro manzo particolarmente diverso dal nostro che mi è piaciuto. In più una ragazza ci ha parlato di come viene allevato il loro manzo e del perchè delle caratteristiche che aveva (molto più selvatico del nostro, non al livello del bisonte canadese mangiato ad un matrimonio poco tempo fa ma sempre selvatico).
IN DEFINITIVA. Mi piacerebbe poterci essere andato più volte la sera… meno gente, ristoranti da provare… Vabbeh, di certo non potevo saltare l’occasione di “essere andato ad un’esposizione universale” 😀